È finalmente arrivato il gran giorno per il Filadelfia, che tornerà, davvero, a rivedere la luce. Dopo un cammino tortuoso, nella conferenza stampa odierna verrà annunciata la data dell’apertura del cantiere che dovrebbe portare per il 2016 il Torino a trasferirsi nel nuovo-vecchio impianto, che in passato sfornò tanti campioni. Diversi i giornalisti presenti a “Casa Fila”.
È stata svelata la data, il 17 ottobre i lavori cominceranno al Filadelfia.
In rappresentanza del Toro è presente il dg Antonio Comi, che siede al tavolo con Salvadori e Carlo Fornaca, ad di CS Costruzioni, la società che ha vinto la gara d’appalto per la ricostruzione del Fila. Il presidente della Fondazione aggiunge che: “l’idea è di riuscire a inaugurare il nuovo impianto per il 17 ottobre del 2016” a un anno quindi dall’inizio del lavori.
“Tutto è partito” continua Salvadori “con la nascita della Fondazione nel 2011. Voglio ringraziare tutti i soggetti che hanno contribuito per arrivare a questo risultato. E mi piace in particolare ricordare qui don Aldo Rabino, che per noi è sempre stato un elemento di riferimento e equilibrio“.
“Il nostro obiettivo? Che questa torni ad essere la casa del Toro” l’annuncio di Salvadori.
Presente anche Giancarlo Bonetto, che prende parola dopo SAlvadori: “Si diceva che sarebbe stato impossibile, ma con grande emozione e commozione sono qui ora per annunciare che il Filadelfia rinascerà. Sono felice che si realizzerà quello che abbiamo pensato, ho 81 anni e ho visto il Grande Torino: sembrava davvero difficile rivedere il Fila rinato, invece ce la faremo davvero“.
Anche Antonio Comi, che porta i saluti del presidente del Torino Cairo e di Ferrauto, membro incaricato dal Toro per la rinascita del Filadelfia, non nasconde la sua emozione: “Era il marzo del 1975 quando ho calcato per la prima volta, e da avversario, questo campo. Ho un indelebile ricordo dell’ingresso in campo e ho capito che c’era qualcosa di magico. È un posto che trasuda storia e pur non avendo fatto ancora il provino mi sentivo già granata“.
Sul lotto aggregativo, invece, riprende a spiegare Salvadori: “Speriamo di riuscire a realizzarlo immediatamente dopo la fine di questi lavori. I fondi attualmente disponibili copriranno i primi due lotti, per il terzo dovremo aspettare“.
Nemmeno Domenico Beccaria nasconde la soddisfazione per il risultato conseguito che, per il presidente del Museo del Grande Torino, è “la vittoria dei tifosi. Nel marzo del 2011 i politici non erano convinti della costituzione della Fondazione, ma alla fine, insistendo, ce l’abbiamo fatta. E con l’ingresso di Salvadori siamo riusciti a sbrigare meglio tutto quanto“.
E proprio intorno alla parte aggregativa continua a parlare Beccaria: “Il Fila sarà davvero completo quando ci sarà anche il terzo lotto. Non c’è un posto così, sarà il fiore all’occhiello di Torino e del Torino. Abbiamo degli sponsor disposti a finanziare la parte museale, ma la raccolta fondi continua“.
È il turno ora di Fornaca, che parlerà in rappresentanza di CS Costruzioni: “Noi siamo pronti, come impresa, a cominciare il lavoro. Stiamo aspettando solo gli ultimi documenti, con i progettisti che stanno ultimando le ultime pratiche. Il 17 ci presentermo qui, per dare il via ai lavori“.
“Vogliamo agire con la massima delicatezza. Qui, dentro queste mura, c’è del cuore, e questo sarà preso da noi in grande considerazione“.
Viene anche spiegato il cronoprogramma, sempre da Fornaca: “Dopo gli scavi verranno costruite le fondamenta, poi saranno montate le strutture, ed è il punto cruciale di tutto il lavoro“.